Meglio quello artigianale o le versioni industriali? Ecco i consigli dell´Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori (ADUC)
Si avvicinano le vacanze natalizie e arriva il panettone, dolce caratteristico, sempre presente sulle nostre tavole nei giorni di festa. Ma come sceglierlo? Meglio quello artigianale o industriale? Il consiglio dell´Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori consiglia di leggere l´etichetta. E´ l´unico modo per evitare le fregature che si nascondono anche dietro sfavillanti confezioni.
La qualita´ dei panettoni e il relativo costo dipende dalla qualita´ degli elementi e dalla loro quantita´. Sulle etichette gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente, purtroppo senza indicazioni di peso o percentuale per i singoli componenti. Nonostante cio´ il consumatore puo´ difendersi osservando l´ordine nel quale sono elencati gli ingredienti.
Per legge il panettone deve avere: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” (cioe´ uova fresche) o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; burro, in quantità non inferiore al 16%; uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; sale. Si possono aggiungere altri ingredienti quali miele, cioccolato, ecc., o toglierne alcuni, (es. uvetta) purche´ indicati.