IL CONGEDO PARENTALE

IL CONGEDO PARENTALE

Due settimane di astensione dal lavoro anche per i padri. La conciliazione tra vita privata e lavorativa rappresenta una sfida da vincere per il nostro Paese

CONGEDO PARENTALE E CONCILIAZIONE LAVORO FAMIGLIA

 

La conciliazione tra vita privata e lavorativa rappresenta sempre di più una sfida che il nostro Paese deve vincere. Alcune grosse realtà multinazionali portano avanti da tempo alcune politiche legate a questo tema molto cruciale. Ultimamente, ad esempio, Nestlé ha confermato la decisione di ampliare il congedo di paternità per i suoi dipendenti fino a concedere un massimo di due settimane. Questo significa un grande riconoscimento per il ruolo del padre che, al momento della nascita, deve essere più presente e partecipare alle cure famigliari. Un tempo, infatti, la donna era principalmente una casalinga, si prendeva cura dei figli all´interno di una famiglia, spesso, numerosa, che viveva con un solo stipendio, quello del padre. Oggi, grazie all´emancipazione femminile, la maggiorparte delle donne sono lavoratrici quindi, il sostegno del padre, nel momento della maternità diventa ancora più importante.

 

IL CONGEDO PARENTALE

LE INIZIATIVE DELLE AZIENDE ITALIANE PER IL CONGEDO PARENTALE

Nel 2011, il Gruppo, all´avanguardia rispetto all´adozione di politiche legate alle pari opportunità, proprio per il suo approccio integrato alle problematiche inerenti il work life balance, ha ottenuto il riconoscimento del Premio Famiglia Lavoro.  L´azienda promuove quindi due settimane di congedo parentale riservata ai papà (congedo di paternità)  per i dipendenti del Gruppo integrando fino al 100% dello stipendio, ovvero andando a riempire il gap tra quanto previsto dalla legge per il congedo parentale ai neo papà che ne faranno richiesta e il loro stipendio reale. Tutto questo va ad aggiungersi all´egevolazione, già in essere, secondo cui i neo papà dipendenti possono astenersi dal lavoro per 4 giorni (anziché un solo giorno) al momento della nascita del figlio. Si ricorda che, per quanto riguarda invece il congedo di maternità delle lavoratrici madri impiegate nel settore pubblico ricevono un´indennità di retribuzione pari al 100%, mentre per quelle impiegate in aziende private, l´indennità scende all’80% dello stipendio percepito. Attualmente, però, sono sempre di più anche le aziende private che arrivano al 100%.

IL CONGEDO PARENTALE

SOSTEGNO ALLA MATERNITA´ DA PARTE DELLE AZIENDE

Nestlé supporta inoltre il periodo di astensione dal lavoro per maternità tramite alcuni progetti quali la distribuzione del Maternity&Paternity Kit alle future madri e ai futuri padri per supportarli nella gestione del periodo di maternità in ambito aziendale, il Junior camp Nestlé ( che offre la possibilità di accogliere in azienda i bambini, figli di dipendenti, di età compresa tra i 3 e i 14 anni nonché l’apertura di nidi aziendali. Infine, sempre Nestlé, è stata la prima realtà aziendale a sottoscrivere la Carta per le Pari Opportunità.