LA NUOVA RIFORMA LAVORO

LA NUOVA RIFORMA LAVORO

Cosa cambia rispetto a prima e quali saranno i vantaggi per le mamme lavoratrici

IL NUOVO DISEGNO LEGGE DEL GOVERNO MONTI

 

Sono in tutto settanta gli articoli del nuovo disegno legge sulla riforma lavoro che il governo deve passare all´esame del Parlamento. 70 articoli in tutto. Secondo il Premier, Mario Monti, l´obiettivo di questa riforma è quello di favorire la crescita sia economica che sociale e limitare al minimo la disoccupazione. Ma chi beneficierà maggiormente di questa riforma? Soprattutto i precari, le donne (tramite il contrasto delle dimissioni in bianco e l´inserimento del congedo di paternità) e i giovani. Come? attraverso i nuovi contratti, la modifica dell’articolo 18 del vecchio Statuto dei lavoratori e i nuovi ammortizzatori.

LE DIMISSIONI SENZA GIUSTA CAUSA

LA NUOVA RIFORMA LAVORO

Con la nuova riforma del lavoro, per le aziende diventerà molto difficile applicare le cosiddette “dimissioni in bianco”, ovvero la pratica illegale utilizzata da alcune aziende che, al momento dell´assunzione, facevano firmare alla donna una lettera di dimissioni (in bianco) con cui licenziarsi in caso di maternità. Per combattere questa prassi, la riforma stabilisce che la risoluzione del rapporto di lavoro o la richiesta di dimissioni in caso di dipendente in gravidanza (o anche durante i primi tre anni di vita del bimbo) devono essere necessariamente convalidate dall´ispettorato del lavoro competente.

CONGEDO PARENTALE ANCHE PER I PADRI

LA NUOVA RIFORMA LAVORO

Anche i papà avranno tre giorni di congedo obbligatorio. Si tratta di una misura a supporto della “genitorialità” attraverso cui il papà, lavoratore dipendente, dovrà per forza astenersi dal lavoro per 3 giorni, anche consecutivi, entro i primi cinque mesi dalla nascita del bambino. Questa introduzione non stravolgerà la vita delle famiglie ma rappresenta senz´altro un primo passo verso un cambio di mentalità secondo cui la maternità “è solo della donna”. Fino ad ora, il padre poteva chiedere il congedo parentale facoltativo ma solo una bassa percentuale di papà taliani ne approfittava.

DISOCCUPAZIONE E NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI

LA NUOVA RIFORMA LAVORO

Una nuova assicurazione sociale andrà a sostituire la vecchia indennità di mobilità o indennità di disoccupazione. I nuovi ammortizzatori sociali si chiameranno Aspi (assicurazione sociale per l’impiego) e mini Aspi e rappresenteranno, di fatto un sistema meno assistenziale. Potranno usufruirne, oltre ai lavoratori dipendenti, anche gli apprendisti o gli artisti con due anni di anzianità assicurativa e oltre cinquanta settimane di lavoro negli ultimi due anni.

NUOVI CONTRATTI E ARTICOLO 18

LA NUOVA RIFORMA LAVORO

Per quanto riguarda i licenziamenti discriminatori rispetto all’attuale articolo 18 di fatto non cambierà niente, nel senso che questi resteranno nulli con conseguente reintegro. La novità riguarderà invece i licenziamenti economici: il giudice potrà infatti scegliere se reintegrare il lavoratore oppure stabilire un´ indennizzo nel caso in cui il motivo non sussiste. Il Governo desidera, inoltre, estendere i contratti a tempo indeterminato (che hanno inizio con l’apprendistato). Per questo, rende meno convenienti (quindi più costosi) i contratti a termine, premia la stabilizzazione di questa tipologia di contratti, punisce gli abusi su quelli precari, semplifica i licenziamenti, in particolare quelli per motivi economici. In questo modo il contratto a tempo indeterminato non sarà più percepito dalle aziende come una forma indissolubile di rapporto e saranno, quindi, più incentivate a proporlo.