Le colichette del neonato: come curarle

Le colichette del neonato: come curarle

Colichette come risolverle? Fondamentale è la tranquillità della mamma e un atteggiamento sempre positivo

 

IL PIANTO DEL NEONATO

 

 

Come tutti genitori hanno imparato a comprendere, il pianto è una modalità di comunicare assolutamente comune nei neonati e, al di là dello stress oggettivo che episodi ricorrenti di pianto possono portare nella famiglia, sono da considerarsi totalmente normali e da affrontarsi come segnali di stati ordinari in cui il bambino si trova e attraverso i quali si esprime.

In generale il vagito, soprattutto se di forte intensità, non indica mai una vera situazione di pericolo, perché in caso di reale malessere, il piccolo non avrebbe la forza di piangere, ma solo di lamentarsi. Di solito, attraverso il pianto, esprime proprie sensazioni come la fame, la stanchezza o la noia, cercando di attirare l´attenzione su di sé nell´unico modo che conosce.

Le colichette del neonato: come curarle

LE COLICHE DEL NEONATO: ORIGINI E SINTOMI

Accade tuttavia che, in bambini sani, capitino episodi ricorrenti di pianto non connessi a ragioni evidenti, normalmente in ore del giorno ben definite, leggermente più intensi del solito e, da ultimo, generalmente connesse a posture del bambino ben precise, come i pugnetti serrati, gli arti inferiori rannicchiati e il rossore del viso.
Tali episodi sono attribuiti alla presenza di colichette del neonato, le quali, lo diciamo subito, in bambini senza patologie particolari durano molto poco, esaurendosi dopo poche settimane, in genere entro i quattro-cinque mesi di vita, in maniera del tutto autonoma. Inoltre non hanno alcun effetto permanente sulla salute del bambino.
Gli studiosi non hanno ancora raggiunto una certezza evidente sulle cause del fenomeno: sono al vaglio diverse possibilità che comprendono eventuali intolleranze alimentari legate al non ancora perfetto funzionamento dell´apparato digerente del bambino, ma anche situazioni di ansia nella madre o di cambiamenti repentini di fattori esterni come l´ambiente, la temperatura o l´alimentazione.
Alcuni studi ritrovano una connessione delle coliche a fattori di rischio quali il fumo durante la gravidanza o l´utilizzo di latte artificiale, ma nessuna di esse ha raggiunto un grado elevato di certezza scientifica, né è chiaro il motivo per cui colpiscano solo il 25% dei bambini senza distinzione fra maschi e femmine.

Le colichette del neonato: come curarle

ALCUNI CONSIGLI PRATICI

In un quadro così variegato, difficilmente l´assunzione di farmaci potrà alleviare completamente il problema. Peraltro è sempre buona norma assicurarsi col pediatra che il pianto non abbia alcuna causa patologica, ma una volta stabilito che il bambino è sano e riconosciuto quindi nelle colichette del neonato la causa del pianto, occorre semplicemente armarsi di pazienza.
La regola fondamentale è infatti quella di mantenere un atteggiamento positivo e di non lasciarsi andare allo stress e all´ansia che hanno sempre effetti peggiorativi, essendo “captati” immediatamente dal piccolo, attentissimo a quello che la madre gli “trasmette”.
Accanto a tale imprescindibile elemento, è possibile ricorrere ad altri accorgimenti pratici, quali ad esempio aumentare il numero dei pasti diminuendo la quantità di latte per ognuno, tenere il bambino nella posizione più verticale possibile durante la poppata e favorirne spesso il ruttino; provare ad aumentare l´uso del ciuccio o le coccole, magari fasciando il neonato in una copertina in modo che si senta più “abbracciato”; usare creativamente tutte le idee che possano distrarlo o rilassarlo, come fare una passeggiata, fargli sentire la vostra voce o utilizzare i massaggi, specialmente sul pancino e ancora meglio se accompagnati ad un bagno in acqua tiepida.
Proprio per l´importanza che ha la tranquillità dei genitori, non è affatto da scartare l´eventualità di prendersi delle pause, facendosi sostituire nella cura da una persona fidata per brevi periodi: farsi aiutare e chiedere aiuto è sempre, in ogni caso, la migliore idea che può venire ad una mamma in difficoltà, anche solo per le comuni coliche del suo bimbo.