Sintomi ciclo: fisici, psichici, fisiologici e patologici

Dalla comparsa del menarca fino alla menopausa, ogni mese in media per 5 giorni consecutivi la donna ha le mestruazioni. Il periodo di tempo che intercorre tra una mestruazione e l’altra viene definito propri per il suo andamento ciclico “ciclo mestruale” I sintomi con cui si presenta il flusso mestruale variano spesso da una donna all’altra per vari motivi.

Le mestruazioni: caratteristiche e sintomatologia

Il periodo di tempo che intercorre tra una mestruazione e l’altra viene definito propri per il suo andamento ciclico “ciclo mestruale”.

La maggioranza delle donne ha un ciclo di 28 giorni circa, ma anche dai 21 ai 40 giorni può rientrare nella regolarità, se l’intervallo resta costante nei mesi successivi.

Le mestruazioni durano in media 5 giorni (o dai 3 agli 8) con perdite maggiori e più rosse nei primi due giorni e poi più scure negli ultimi giorni. La maggioranza delle donne ha il menarca dagli 11 ai 12 anni (alcune successivamente e altre anche prima, verso i 10 anni).  Nella fase follicolare i livelli di estrogeni cominciano a salire e stimolano la formazione di tessuto nelle pareti uterine, pronto ad accogliere l’embrione, qualora avvenga la fecondazione. Più o meno al 14° giorno si ha l’ovulazione. Le mucose pronte ad accogliere l’embrione, se non fecondate, vengono espulse attraverso il canale vaginale con il flusso mestruale.

Il periodo che va dall’ovulazione alla mestruazione successiva è detto fase luteale. I sintomi ciclo più comuni sono: crampi all’addome o alla zona pelvica, seno dolente e ingrossato, mal di testa, sbalzi di umore e nervosismo, disturbi del sonno, spossatezza, dolori muscolari e articolari, acne, ritenzione di liquidi, diarrea o stipsi, mal di schiena. 

La sindrome premestruale 

Le mestruazioni possono essere a volte molto dolorose e irregolari, per cause di lieve o maggiore importanza. In caso di dismenorrea, ciclo doloroso o con crampi, bisogna sempre escludere con accertamenti la presenza di endometriosi, cisti delle ovaie e infezioni. Sintomi più leggeri sono avvertiti spesso anche nei giorni precedenti le mestruazioni. Sono considerati fisiologici e non troppo difficili da sopportare i disturbi di questa fase, anche se non per tutte le donne.  L’alterazione ormonale nel corpo della donna prima delle mestruazioni può portare disagi fisici ed emotivi prima del flusso (sindrome premestruale) con tensione del seno, irritabilità, riduzione dell’appetito sessuale.

Tutte le fasi del ciclo sono regolate dal cambiamento ormonale, anche a livello psicologico. In questa fase si manifestano spesso sintomatologie ansiose e depressive, insonnia, eccessiva emotività e nervosismo, aumento del senso di fame.

La sindrome premestruale fa la sua comparsa circa 14 giorni prima del flusso mestruale, nella fase definita luteale. In prossimità delle mestruazioni la maggioranza delle donne presenta dei sintomi che le fanno vivere con disagio questo evento mensile, ad esempio la ritenzione idrica, il gonfiore della pancia, ma soprattutto gli spasmi nella parte inferiore dell’addome e nella zona pelvica. 

Il dolore nelle mestruazioni

Bisogna distinguere il dolore mestruale causato da altre patologie o problemi ormonali, intestinali, ovarici o uterini,  da quelli originati da una naturale e regolare attività corporea. 

In questo periodo vengono rilasciate le prostaglandine, delle molecole che provocano contrazioni nella zona pelvica. L’ovocita non fecondato viene espulso con la mestruazione insieme al rivestimento uterino non utilizzato per la fecondazione. Ecco il perché delle contrazioni che facilitano la loro fuoriuscita. Se le prostaglandine spasmogene (che aiutano il movimento) e quelle antispastiche (che regolano le contrazioni) non si bilanciano in modo opportuno si può avere la dismenorrea. 

Il dolore può anche essere causato dall’endometriosi, che rende molte donne sterili e spesso provoca un flusso molto abbondante. Questa patologia o altre che causano crampi molto dolorosi non devono essere sottovalutate. Serve, pertanto, la diagnosi del medico, per sapere se questi dolori sono fisiologici o patologici e se in quest’ultimo caso servono delle terapie per risolvere o migliorare questi disturbi.

Rimedi per il dolore, disagi e elementi positivi del flusso mestruale  

I dolori mestruali possono essere attutiti da un bagno caldo o da una borsa dell’acqua calda posta sulla pancia o impacchi caldi contro i crampi. Se il dolore permane, si possono utilizzare analgesici da banco, antinfiammatori o la pillola anticoncezionale. Consigliabile è non appesantirsi con pranzi abbondanti nei giorni precedenti il ciclo, consumare alimenti come frutta e verdura e assumere Maagnesio, Vitamina C e Vitamine del gruppo B.

Se il ciclo si presenta irregolare in età fertile, potrebbero esserci alterazioni ormonali o problemi patologici; in questo caso è indispensabile il parere e la diagnosi del ginecologo. 

Il ciclo mestruale è stato vissuto per secoli dalla donna con pregiudizi, addirittura vergogna, e comunque come un limite alla sua libertà, soprattutto quando capita in eventi speciale, in vacanza o in occasione di gare sportive e per il dolore e per l’imbarazzo che può provocare in caso di emorragie.  Ma, anche se le mestruazioni causano qualche problema, non bisogna non tenere conto dei loro vantaggi. Il flusso mestruale elimina le tossine e il materiale biologico da espellere: è una vera pulizia dell’organismo, che aumenta anche la possibilità di una maggiore durata della vita della donna. La funzionalità degli ormoni del ciclo influisce anche positivamente sulla memoria e sul sonno.