Il papà fuma? Nuove rivelazioni da parte dei ricercatori in materia di procreazione
Il fumo in un uomo danneggia anche il buon esito di una gravidanza. È questo quanto hanno rilevato i biologi del laboratorio di analisi genetiche del centro di medicina per la riproduzione assistita di Lugano. Lo studio, presentato il 4 luglio a Stoccolma, al congresso annuale Eshre (European Society of Human Reproduction and Embriology), è stato effettuato su 816 pazienti.
«Abbiamo studiato gli effetti della frammentazione del DNA spermatico sui trattamenti di fecondazione assistita, andando ad analizzare oltre 1.200 cicli», premette Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica umana ProcreaLab del centro ProCrea. Si tratta di un test già praticato da tempo negli Stati Uniti e che viene fatto normalmente sui pazienti di ProCrea. «Si va ad analizzare il grado di frammentazione del DNA dello sperma per poter comprendere meglio gli effetti che questo valore può avere sulla gravidanza. E come poter intervenire», continua Filippini. Se infatti un´elevata frammentazione del DNA già era sintomo di un probabile problema di infertilità, lo studio condotto da ProCrea è andato oltre.
«Siamo riusciti a introdurre un´importante distinzione: dividendo in due il gruppo dei pazienti interessati dallo studio, abbiamo visto che la frammentazione del DNA spermatico non incide sulla percentuale di gravidanze, quanto sugli aborti spontanei. Ovvero, utilizzando per la fecondazione un seme maschile caratterizzato da un´elevata frammentazione del DNA, abbiamo registrato un livello elevato di aborti spontanei. Più facilmente la donna fecondata con un seme di questo tipo va incontro ad un´interruzione di gravidanza».