Solo i prodotti regolati dalla specifica normativa baby food sono garanzia di sicurezza per il bambino da 0 a 3 anni
Aziende poco serie, spinte dalla crisi economica che noi, così come molti altri Paesi, stiamo vivendo, mettono oggi in commercio cibi per adulti spacciandoli come alimenti destinati all´infazia. Eludono così tutta una serie di controlli dettati dalle normative sui prodotti per bambini che risultano essere più rigide in materia di pesticidi, micotossine e metalli pesanti (ad esempio per il deossinivalenolo è ammessa una dose fino a 750 parti per miliardo per l’adulto, mentre negli alimenti per bambini il tetto scende solo a 200)
I pediatri lanciano quindi l´allarme in concomitanza con l´apertura del Congresso Nazionale della FIMP (Federazione dei Medici Pediatri). Pasta, biscotti, merende, succhi di frutta i prodotti più incriminati.
´´L´Italia, dichiara la Federazione, regola con una normativa piu´ stringente e puntuale l´alimentazione per l´infanzia. La legge tollera la presenza di ridotte quantita´ di micotossine, metalli pesanti e pesticidi. Ma distingue tra adulti e ´children´ (bambini da 0 a 3 anni). Imponendo per questi ultimi limiti molto piu´ ristrettivi vicini allo zero analitico. Con un ulteriore distinguo: solo i prodotti specificamente dedicati a questa fascia (baby food), e soggetti a notifica ministeriale, devono rispettare i limiti per i children´´. “Solo i prodotti regolati da specifica normativa baby food sono garanzia di sicurezza per il bambino da 0 a 3 anni´´.