Il parto in acqua: più rapido e meno doloroso

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Il parto in acqua: come riilassarsi durante il travaglio

In molte culture, da secoli, l´acqua è stata usata per rendere il parto un´esperienza più piacevole. Oggi è comprovato che il parto in acqua può essere più veloce e meno doloroso, anche se non tutte le sale parto dispongono delle apposite vasche.

Come può l´acqua alleviare i dolori? In acqua le donne si sentono più a loro agio e quindi più sicure di sé e padrone della situazione. Si ritiene che l´acqua favorisca il rilascio dell´ossitocina, l´ormone che stimola le contrazioni. Alcune donne ritengono di potersi muovere meglio nell´acqua e di trovare con più facilità una buona posizione per partorire. Molte avvertono i benefici dell´acqua calda non appena entrano nella vasca ma per altre servono almeno 15-20 minuti prima di rilassarsi. L´acqua può essere un aiuto naturale perché allevia la tensione e calma i muscoli.

Il parto in acqua: più rapido e meno doloroso

Quando ci sentiamo meno ansiose, il nostro corpo produce meno ormoni dello stress e incoraggia il cervello a produrre endorfine, l´antidolorifico del corpo che determina il benessere. Luci soffuse e musica soft aiutano il rilassamento. Alcune ricerche sostengono che in acqua le donne abbiano una seconda fase del travaglio molto più breve e che occorra uno sforzo minore per spingere il bambino. Il bambino può comunque essere monitorato anche mentre la mamma si trova nella vasca utilizzando uno stetoscopio di Pinard o un sonicaid elettronico impermeabile.

Il parto in acqua: più rapido e meno doloroso

Il parto in acqua può essere perseguito se la gravidanza non presenta problemi. Se in precedenza si è state sottoposte a cesareo (ad esempio per la prima gravidanza) sfortunatamente non è consigliabile scegliere il parto in acqua poichè il battito del cuore del bambino e le contrazioni hanno bisogno di essere monitorati costantemente sia nel travaglio che durante il parto. Il monitoraggio continuo in questo caso è richiesto in quanto l´utero potrebbe lacerarsi e l´unico sintomo di questa lacerazione potrebbe essere una modifica nei battiti del cuore del bambino.

Il parto in acqua: più rapido e meno doloroso

Alcune ostetriche consigliano di entrare nella vasca non prima che la dilatazione abbia raggiunto i 4-5 cm e il travaglio è ben avviato. Per partorire in vasca occorre informarsi con l´ospedale dove si è scelto di partorire per sapere se viene offerta questa possibilità (alcuni offrono infatti solo il travaglio in acqua mentre il parto avviene in modo tradizionale).

 

Fonte: “Dal concepimento alla nascita” Catharine Parker-Littler . Editrice DeAgostini