Cittadinanza attiva chiede di proibire il fumo nei cortili delle scuole e di educare i docenti
Alle superiori, circa un ragazzo su tre (31%) è solito accendersi almeno una sigaretta durante l´orario di lezione. Ben l´82% degli studenti delle scuole superiori e il 51% degli studenti delle scuole medie dichiarano di aver visto altri compagni fumare durante l´orario scolastico.
Il luogo prediletto è il cortile, soprattutto per gli studenti delle superiori (70%), mentre i ragazzi delle medie (la cui percentuale di fumatori scende fortunatamente al 4%) fumano prevalentemente fuori dalla scuola (o in bagno per non farsi vedere.
Questi dati emergono dall´indagine sul fumo a scuola presentata al Senato da Cittadinanzattiva. Dall´indagine emerge che le vittime del fumo sono soprattutto i maschi, in particolar modo nelle scuole medie mentre alle superiori lo scarto e´ minimo (53% e 47%). Piu´ della meta´ dei ragazzi che hanno compilato il questionario anonimo afferma di essere consapevole del divieto di fumo nelle scuole ma lo considera tale solo su carta. Dichiarano infatti di essere stati puniti solo nel 17% dei casi alle superiori e nel 36% alle medie (con multa tra i 25 e i 100 euro alle superiori e con sospensione alle media).
Ma il problema, oltre che di salute, è anche di educazione. Gli insegnanti, infatti, non danno certo il buon esempio. Oltre ad essere troppo tolleranti nei confronti dell´infrazione da parte degli studenti, spesso sono i primi a non disdegnare la pausa “sigaretta”. Alla domanda se hanno visto docenti fumare a scuola, risponde positivamente ben il 77% degli studenti delle superiori e il 49% delle medie.
Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva, si dichiara dunque d´accordo con il ´´proibire il fumo nei cortili delle scuole´´, come previsto dal disegno di legge depositato da circa 2 anni in commissione Sanita´ di palazzo Madama,e chiede di estendere ´´anche a dirigenti, docenti e collaboratori scolastici i corsi di formazione ed aggiornamento sul tabagismo previsti dal ddl´´.