Alcuni studi dimostrano che una carenza di questo minerale può causare diversi problemi anche a bambini e donne in gravidanza
Come ogni anno, con l´arrivo della stagione fredda, la paura più grande delle mamme è che i figli comincino subito a soffrire di infezioni alle vie respiratorie. Ma esiste una terapia che aiuti davvero a prevenire o alleviare questo tipo di malanno?
Alcuni ricercatori dell’University of Helsinki, in Finlandia hanno condotto un´analisi per analizzare l’effetto dello zinco sull’infezione da raffreddore comune. I risultati sono stati successivamente riportati sull’Open Respiratory Medicine Journal. Dai 13 studi individuati e confrontati su quelli in cui è stato utilizzato l’acetato di zinco in dosi giornaliere di oltre 75 mg, la media ha indicato una riduzione della durata dei raffreddori del 42 per cento.
Quanto a effetti indesiderati o collaterali, tutti gli studi hanno mostrato che non vi erano particolari problemi. I ricercatori hanno dunque concluso che le pastiglie di zinco possono essere un’integrazione utile al trattamento del raffreddore comune, priva di particolare effetti indesiderati.
La carenza di zinco è stata, inoltre, correlata all’indebolimento del sistema immunitario e la sua somministrazione, tramite integratori alimentari, può correggere il deficit immunitario. Una lieve carenza di zinco può generare anche diversi problemi nei lattanti, nei bambini, negli anziani e nelle donne in gravidanza. Ad esempio ritardo della crescita, dissenteria, anoressia, perdita di peso, rallentamento nella guarigione delle ferite, aumento del rischio di aborto e altri ancora.
Perchè, quindi, non valutare con il proprio pediatra di riferimento l´opportunità di sottoporre i propri bambini a questo tipo di terapia? Soprattutto nei casi di bambini particolarmente soggetti a malattie da raffreddamento, ci sembra una valida alternativa alla somministrazione massiva di antibiotici.