Progetto Crescere Padri

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Progetto Crescere Padri. Un sostegno concreto alla genitorialità maschile

CRESCERE PADRI è un progetto di sostegno alla famiglia nonché di sostegno al ruolo del padre all’interno della famiglia nel suo complesso, oltre che di prevenzione del bullismo e di comportamenti a rischio. Il padre è una figura a volte lasciata in secondo piano dagli interventi e dai servizi che si rivolgono al materno infantile e alla preadolescenza. In effetti, anche quei servizi che sono rivolti alla coppia genitoriale, vuoi per cultura, vuoi per orari di apertura, vuoi per “scelta interna alla coppia”, vengono utilizzati principalmente dalla madre.

Eppure, sempre più, il padre vuole essere più presente all’interno della dinamica familiare e nel processo educativo; il padre, figura in certo qual modo senza più un profilo certo, definito, è alla ricerca di un modello di cui ri-appropriarsi e che gli consenta di far convivere l’autorevolezza/autorità maschile (il “padre regolativo e poco affettivo” tipico di qualche decade fa) con l’esigenza di affettività/emozionalità tipica del modello familiare attualmente in auge.
Il padre è già oggi più presente, più attivo come sostegno alla propria moglie e al processo di crescita dei figli ma, a volte, con una difficoltà a definirsi e a definire i propri contorni; “Qual è il mio ruolo? Che competenze ho, e come posso amalgamarle con quelle della madre? Posso davvero essere un buon padre? Sono così diverso da come era mio padre, che non so…”.
Infine, la cronaca e i servizi sociali raccontano l’emergenza del fenomeno dei padri separati e dei nuclei monoparentali, particolarmente esposti al rischio dell’emarginazione sociale e della difficoltà nel gestire le relazioni anche con i propri figli.
Per questi motivi il progetto propone azioni espressamente rivolte al padre cercando di sostenere la figura maschile del nucleo familiare nel processo di definizione di sé e, nello stesso tempo, creando ponti tra i due genitori e opportunità di confronto.
Tutto ciò ruota ovviamente attorno al perno che è il figlio/la figlia, con le difficoltà che porta con sé il normale processo di crescita; l’intento ultimo è difatti quello di facilitare e migliorare la comunicazione interna al nucleo familiare e verso l’esterno (scuola, società), arrivando a prevenire e/o limitare comportamenti a rischio (uso/abuso sostanze, bullismo, drop out) verso una crescita più sana e armonica.
Padri che si incontrano quando ancora sono in attesa dell’arrivo del bebè, per mitigare le ansie e esprimere desideri e speranze. Padri che parlano delle prime difficoltà – non solo e non tanto “il cambio del pannolino”; piuttosto, come sostenere la propria compagna, come stare a fianco del bambino e della coppia madre / figlio attivamente ma senza sovrastare, come conciliare lavoro, tempo per la famiglia, espressione dell’affettività ed esigenze di razionalità. Padri che osservano i figli iniziare a confrontarsi con il mondo – la scuola, gli amici, gli altri adulti (insegnanti, allenatori…).
I GRUPPI PAPÀ sono uno spazio di confronto e dialogo tra papà, tenuti da conduttori appositamente formati. Ogni gruppo riceve nell’arco di quattro incontri stimoli, spunti di riflessione, informazioni per poter discutere e confrontarsi sui temi propri della paternità e della genitorialità. Attraverso giochi di ruolo, brainstorming, semplici attivazioni i papà vengono aiutati a confrontarsi in plenaria e nei sottogruppi sul proprio ruolo, sulle difficoltà che la quotidianità pone nel proprio percorso di affiancamento alla crescita dei figli.
I primi tre incontri si svolgono a breve distanza l’uno dall’altro, nell’arco di dieci giorni; il quarto avviene a distanza di un mese, per dar modo alle parole e agli stimoli di depositarsi, diventare elementi alchemici di un possibile cambiamento. L’ultimo incontro serve a focalizzare i termini, le questioni irrisolte. Nei gruppi papà spesso emerge un “tema dominante”, un argomento che come una chiave di violino imposta, sottende, definisce la vita del gruppo, ciò di cui discute e il come lo discute, ma spesso senza diventare elemento vero di discussione, quasi il gruppo ne percepisse la potenza. Il “tema dominante” può essere di volta in volta l’aggressività, le regole, le punizioni corporali, la corporeità, il rapporto con la moglie/compagna, l’assenza nella separazione della coppia…
Questo tema è la direttrice sulla quale si muove il gruppo, all’interno degli stimoli offerti dai conduttori.
Gruppi di auto-aiuto, ma non solo; gruppi di confronto, ma non solo. I gruppi papà sono uno spazio di parola al maschile, dove l’uomo, il padre, si riconosce / scopre il diritto-dovere di poter dire ciò che pensa del proprio figlio, dei metodi educativi, dei dubbi e delle paure che normalmente accompagnano il diventare padre, riscoprendo/ricostruendo un linguaggio maschile del processo di crescita. Non un luogo di separazione dal femminile, ma un luogo di riappropriazione della propria identità di padre, di uomo.
OBIETTIVI SPECIFICI
Migliorare il livello di comunicazione padri/figli e padri/padri creando occasioni di socializzazione dei problemi e dei dubbi in merito alla crescita dei figli. Aumentare la consapevolezza e l’autostima dei padri in merito ai propri strumenti educativi. Favorire equità di accesso e di opportunità ai padri per sottolineare l’insostituibile valore del loro ruolo nel costruire e mantenere l’autostima dei figli e prevenire l’isolamento reciproco. Favorire lo scambio di esperienze tra padri e tra padri e figli al fine di stabilire una comunicazione più aperta ed affettiva. Facilitare lo scambio di esperienze anche attraverso il confronto tra modelli culturali differenti. Valorizzare la specificità della figura paterna nell’educazione dei figli in piena armonia con il ruolo materno. Informare i padri e i genitori in generale sui servizi in supporto alla genitorialità operativi sul territorio, in rete con il Settore Servizi Sociali del Comune. Sostenere il ruolo genitoriale dei padri separati.
Per informazioni sui gruppi e sulle attività del progetto Crescere Padri:
CEMP, Via Eugenio Chiesa 1 – 20122 Milano
Tel. e fax +39 02.55188588