TUTELARE IL PATRIMONIO DI UN BIMBO STRANIERO

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TUTELARE IL PATRIMONIO DI UN BIMBO STRANIERO. Un´alternativa aIl´adozione per interessarsi concretamente di minori in difficoltà, il caso di una bambina bielorussa

Per la prima volta nella storia della Bielorussia e forse per la prima volta nella storia di  una nazione dell’Est Europa, una famiglia italiana, anzi una cittadina italiana, ha ottenuto la curatela di una bambina bielorussa. Tramite la realizzazione di una donazione che ha permesso la costituzione di una curatela speciale, una bambina bielorussa ha ora, accanto ed in collaborazione con la sua tutrice bielorussa, una tutrice italiana: la signora Isabella Bruno.
Il compito della curatrice italiana è quello di gestire il bene donato, che è per la piccola bielorussa tutto il suo patrimonio. E quindi l’amministrazione di un singolo bene diventa fondamentale per la crescita, l’educazione ed il futuro della ragazzina.

TUTELARE IL PATRIMONIO DI UN BIMBO STRANIERO

La legislazione bielorussa ammette apertamente la possibilità per un bambino affidato ad un orfanotrofio di avere, accanto al tutore individuato ope legis nel gestore dell’istituto medesimo, una diversa  ed ulteriore presenza tutoria qualora  il bambino abbia beni da gestire in modo appropriato.
La norma italiana prevede che chi dona possa nominare un curatore speciale contestualmente all’atto della donazione, al fine di assicurare una corretta gestione del bene medesimo. Il regolamento bielorusso in tema di adozioni internazionali ammette chiaramente la possibilità di tutele e curatele internazionali quando esistano trattati internazionali a supporto.
Giuridicamente, insomma, non c’è nessuna difficoltà alla costituzione di una tutela italiana in favore di un minore bielorusso, eccetto una naturale diffidenza, da parte bielorussa, nei confronti degli stranieri che si occupano dei loro bambini. Perplessità umane che scompaiono, e sono scomparse, di fronte all’interesse del minore ed alla serietà dell’intento dei donanti.
Da oggi la famiglia italiana che si è occupata della bambina soltanto relativamente agli episodi dell’accoglienza e del risanamento, episodi cioè che potevano considerarsi sporadici e comunque limitati nel tempo e nella responsabilità, hanno nuovi doveri ed incombenze, per di più resi stabili dalla finalità a cui hanno devoluto il loro atto di liberalità.

TUTELARE IL PATRIMONIO DI UN BIMBO STRANIERO

La tutela e la curatela non sostituiscono una adozione o una vera famiglia, ma sono il modo migliore, quando non è possibile altrimenti, per interessarsi concretamente ad un minore in difficoltà.
La curatela recepita in questi giorni in Bielorussia può e deve dare il via ad un nuovo modo di gestire il rapporto tra le famiglie italiane e le autorità bielorusse, compresi i direttori degli istituti in cui vivono questi ragazzi. Alla nuova curatrice spetta il grave compito di assicurare un futuro alla ragazzina bielorussa e di governare economicamente le scelte del suo presente.