Part-time: nel nostro paese cresce la sfiducia sul possibile inserimento della donna nel mercato del lavoro
Mentre nel Nord dell´Europa l´80% circa delle donne ha un impiego part-time che consente loro di contribuire al reddito familiare (oltre che ad assicurare una presenza in ambito famigliare), in Italia, secondo un resoconto dell´audizione alla Commissione Lavoro del Senato, il regime di job part-time è meno diffuso.
A detta dell´Istat, le donne italiane hanno una «totale sfiducia nell´inserimento nel mercato del lavoro». «In queste settimane si sta parlando molto della riforma del mercato del lavoro -afferma Pozzoli, presidente di Univendita -. Una riforma certamente necessaria, ma che deve toccare punti salienti come il part-time e l´accesso al mercato del lavoro da parte delle donne”.
“Ecco perché la riforma del ministro Elsa Fornero dovrebbe tenere conto di questi importanti aspetti: facilitare e rendere più accessibile, nonché appetibile, il part-time, soprattutto per le donne. Non è difficile da capire: in famiglia fanno tutto loro e contribuiscono, con sforzi enormi, al reddito familiare. Forse è arrivato il momento di capire quanto siano importanti per il nostro Paese le capacità femminili».