Bambini e musica

Bambini e musica

Come affrontare l´approccio dei piccoli alla musica, in modo che li accompagni e li stimoli nella crescita

Da sempre la musica è considerata una delle discipline più formative. Già gli antichi davano molta importanza alla musica che anche in filosofia, secondo Pitagora, viene considerata paideutica alla matematica per il rigore e la logica insiti in questa arte.
Gli studiosi, i medici, i musicisti, gli artisti condividono l´ idea che la musica abbia non solo un forte potere formativo ed educativo ma anche catartico.

 Bambini e musica

LA MUSICA SIN DALL´INIZIO…

“Il bambino canta ancor prima di parlare, balla ancor prima di camminare. La musica è nei nostri cuori sin dall´inizio”. Pam Brown
La musica accarezza, risveglia i sensi, soprattutto quelli dei bambini che hanno con la musica un rapporto complementare. Bambini e musica si rapportano sin dalla gravidanza, più precisamente dal quinto/sesto mese, quando il loro stato permette loro di percepire ogni tipo di rumore e di suono, provenienti dall´esterno, reagendo a questi, e fungendo da “registratori” inglobano tutto ciò che ascoltano, riuscendo a ricordarlo e riconoscerlo. Per questo si parla di “musicoterapia” anche durante la gravidanza; è bene infatti che la mamma a partire dal quinto/sesto mese faccia ascoltare dei suoni al bambino, soprattutto la sua voce, che così il bambino imparerà subito a riconoscere, anche il canto della stessa madre è importante poichè mette a suo agio il piccolo.
Nel primo anno di vita il bambino è estremamente curioso: cerca di comprendere la provenienza di ogni suono; classifica i suoni, mostrando interesse e piacere nell´ascolto di musica a lui gradita;è tranquillizzato dalla voce della mamma che comunica al bambino protezione e serenità; cerca di riprodurre con la voce, ma anche con semplici gesti, i suoni da cui è attratto; emette tramite la voce i primi suoni, non ancora articolati.
Perciò i primi anni sono importantissimi nella formazione dell´ infante, che ha continuo bisogno di stimoli visivi e sonori, che imparerà a riprodurre in qualsiasi momento lui ritenga opportuno. Soprattutto nel momento ludico, il bambino integra le informazioni ricevute (ormai fatte proprie) con il gioco in corso, mettendo sempre in pratica le sue conoscenze.

 Bambini e musica

LA DISCIPLINA MUSICALE

Sarebbe opportuno che i bambini si avvicinino ad uno strumento musicale già durante la loro infanzia, non perchè debbano diventare necessariamente musicisti o artisti, ma per garantire loro una crescita all´insegna del rigorismo logico, del divertimento, della creatività e dell´armonia che è uno degli aspetti più importanti della musica.
La precisione che la musica conferisce al bambino, è utile pedagogicamente, aiuta infatti il bambino a relazionarsi e ad approcciarsi all´apprendimento didattico. Molti esperti concordano sul fatto che le “leggi musicali” formino ed educhino il bambino, garantendo uno sviluppo intellettivo straordinario che prepara il bambino ad apprendere qualsiasi tipo di informazione in modo molto più semplice, preparandolo anche allo studio della matematica che come la musica è armonia che regola l´ universo, come sostiene Pitagora.
E´ importante che il bambino apprendi divertendosi, essendo cosciente di quello che svolge, e la musica permette sicuramente un apprendimento divertente e coinvolgente.
Perciò la musica dona un´impostazione mentale che rende semplice l´apprendimento. Bambini e musica devono quindi convivere perchè tale mix, da come si è appreso, garantisce un´elasticità mentale che nella vita, non solo quella scolastica, è molto utile.

L´APPROCCIO AL MONDO DELLA MUSICA

Affermato ciò non bisogna pensare di dover sottoporre necessariamente il proprio figlio ad un corso “intensivo” di musica. Come si è capito, il bambino è continuamente esposto alla presenza della musica e dei rumori (da lui riprodotti), perciò la musica accompagna in ogni caso la sua infanzia, ma la cosa più importante è quella di stimolare il bambino alla creatività musicale e allo stesso tempo alla logica della musica.
Questo lavoro educativo può essere svolto dallo stesso genitore, anche se non è un compito facile. Esistono centri e insegnanti che seguono i bambini nell´apprendimento delle conoscenze basilari della musica, apprendimento che avviene all´insegna del divertimento e della socializzazione.
Se durante il corso dell´infanzia il bambino mostra un interesse costante alla musica, al canto, agli strumenti musicali, è bene che continui a seguire lezioni di musica, anche più mirate di quelle fatte in precedenza. Il bambino potrà quindi iniziare a pensare alla musica non più come un gioco o una disciplina, ma come una passione da coltivare perché, se fatta bene, riesce a dare i suoi frutti (anche se solo dal punto di vista personale).
Rousseau parlava ne “L´ Emilio” di educazione diretta, sostenendo che i bambini dovessero crescere a contatto con la natura; allora cosa c´ è di più naturale e connaturato alla natura umana della musica? Bambini e musica nascono insieme e insieme crescono.