Esce in DVD “Barbie. Il segreto delle Fate”

Esce in DVD "Barbie. Il segreto delle Fate"

La vera magia è quella che nasce dal cuore. Una sociologa ci spiega le ragioni del fascino del mondo fantastico sui piccoli

La nuova avventura di Barbie, la bambola più amata e famosa del mondo è finalmente arrivata in DVD: “Barbie Il segreto delle fate”, un film diretto da Todd Resnick in cui Barbie torna a conquistare le sue giovanissime ammiratrici con una storia ricca di magia e dalle suggestive atmosfere fiabesche.
Stavolta Barbie si trova ad affrontare un lungo viaggio in un mondo incantato per salvare Ken e riportarlo a casa. Gli ostacoli da superare costringeranno la protagonista a mettere da parte dubbi e ostilità e ad unire le forze con la sua rivale Raquelle. Le difficoltà le faranno capire che la magia non può risolvere tutto, ma è la forza di un legame vero come l’amicizia che ci aiuta ad affrontare i problemi, piccoli e grandi, che la vita ci mette davanti. Da questo mondo incantato, Barbie tornerà indietro con il suo amato Ken ma anche con un’importante lezione: la vera magia è quella che nasce dal cuore.

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“Barbie – Il segreto delle fate” è disponibile in tre differenti versioni: in edizione disco singolo; in edizione 2 dvd, che conterrà i film “Barbie – Il segreto delle fate” e Barbie e l’avventura nell’oceano; e in edizione speciale con in allegato il Diario dei Segreti di Barbie.
Trama:
Quando Ken viene improvvisamente rapito da un gruppo di Fate e portato in un mondo fantastico, Barbie e la sua rivale Raquelle, insieme alle amiche Fate, iniziano un viaggio pieno d´avventure per riportarlo a casa. Lungo la strada dovranno unire le proprie forze ed impareranno che la vera magia non si trova solo dentro il mondo fatato, ma nella forza dell’amicizia.

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Il film ripropone l’inossidabile mito delle fate, che insieme alle streghe rappresentano una delle figure più popolari ed amate dell’infanzia. Per comprendere a fondo le ragioni del fascino delle fate e del mondo fantastico sui più piccoli (e non solo) abbiamo intervistato Marina D’Amato, professoressa di Sociologia alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre e autrice del libro Telefantasie – Nuovi paradigmi dell’immaginario, edito da Franco Angeli nel 2007.
La fata è da sempre una figura centrale nell’immaginario collettivo dell’infanzia: quali sono le principali ragioni del fascino esercitato da personaggi come fate e streghe sulla fantasia dei più piccoli?
Le fate rappresentano tutto ciò che è auspicabile: sono belle, buone, brave, disponibili, intelligenti, solidali, prevengono i bisogni ed esaudiscono i desideri… cosa si può sperare di piu’ in termini di identificazione e di progetto? Le streghe sono il loro contrario, rappresenano il male, tutto ciò che è esecrabile e dannoso, tutto ciò che ha a che fare con i peggiori sentimenti: l’invidia, la gelosia, la cattiveria, il compiacimento del male altrui, e naturalmente la possibilità di esercitare il potere con la soggezione e l’inganno.

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Secondo lei, i modelli della fata e della strega possono essere ricondotti a una sorta di figura archetipica? Quali sono i valori polarizzati da questi due personaggi opposti e complementari?
La fata è l’antropomorfizzazione della bontà ed è per questo sovente accreditata come sostituto materno (le tre fatine de La bella addormentata, la Fata Turchina, ecc): il suo archetipo, se vogliamo proprio definirlo, è nella cultura della grande madre mediterranea che tutto accetta e che tutto permette ai propri figli perché li ama. Il male rappresentato dalla strega, invece, è riconducibile ad una figura satanica, brutta e repellente anche nell’aspetto, ed è la personificazione dei disvalori della società.

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In che modo gli incantesimi e l’elemento della magia sono in grado di suggestionare la fantasia dei bambini? Perché nell’infanzia ci sentiamo così attratti dal fantastico e dal surreale?
Quando non si è in grado di risolvere con la ragione i perché dell’esistenza, la magia viene a sostituirsi alla razionalità; popolazioni primordiali ancora presenti nel nostro pianeta giustificano la vita e la morte, le malattie ed i dolori facendo riferimento a possibili sortilegi ed incantesimi… ma anche nella nostra civilissima Italia, al mattino non sono pochi  coloro che leggono l’oroscopo della giornata, che frequentano un mago per conoscere il loro futuro, che hanno bisogno di una seduta spiritica per non accettare la fine della vita di un congiunto… e gli esempi di questa infantilizzazione massiccia degli adulti potrebbero essere tanti. L’attrazione per la finzione non si esprime solo nel tempo dell’infanzia, quando si gioca a “fare finta”, perché il teatro, la letteratura, la cinematografia esistono per rispondere a questo universale  bisogno di fantastico.
Che influenza hanno avuto le fate e le streghe sull’immaginario della società contemporanea?
Fate e streghe  vengono usate nella letteratura contemporanea, nel cinema, nei serial televisivi per caratterizzare comportamenti leciti e non, condivisibili o stigmatizzabili.