Il bimbo fa i capricci? Vietato urlare

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Qualche valido aiuto per sedare il tuo bimbo in caso di capricci… niente urla e tanta calma!

Calma e sangue freddo. Queste le qualità necessarie per affrontare i capricci dei bambini. Vietato alzare la voce e sgridare il piccolo. Un comportamento impulsivo e autoritario dei genitori, infatti, oltre a non risolvere il problema, funge da cattivo esempio per il bimbo che poi replicherà tale comportamento con i suoi amichetti. Allora come fare per calmare un bambino che strilla e piange?

Il consiglio è quello di non intervenire subito, ma di contare fino a dieci e pensare a cosa dire per far ragionare il bambino. In questo modo si evita di aggredire il bambino e soprattutto gli si insegna che non occorre essere impulsivi.

Non sempre i capricci sono una sfida da parte dei bambini, ma spesso sono una richiesta di attenzione e di affetto da parte dei bambini che cercano di attirare l’attenzione dei genitori piangendo, urlando o combinando marachelle. La cosa migliore da fare in questi casi è cercare di calmare il bambino con un abbraccio e poi, con calma, porgergli delle domande per capire le ragioni alla base del capriccio e cercare di rimediare. In questo modo il bambino capirà che i suoi genitori sono sempre accanto a lui anche quando la loro attenzione non è concentrata su di loro. Secondo i principi dell’educazione emotiva, è importante insegnare ai bambini a dare un nome alle loro emozioni, in modo da riuscire a comprenderle e reagire in maniera giusta, senza fare capricci. Quando i bambini non sanno come definire un’emozione che li mette a disagio, infatti, tendono a piangere e a strillare poiché è l’unico mezzo che conoscono per manifestare i loro sentimenti.

Gli educatori, inoltre, consigliano sempre di passare un po’ di tempo seduti con i bambini in silenzio dopo averli calmati per aiutarli a rilassarsi. Il silenzio e il contatto con i genitori, infatti, sembra abbia un enorme potere calmante e rilassante per il piccolo.