L´UE proibisce il BPA nei biberon a partire dal 2011

L´UE proibisce il BPA nei biberon a partire dal 2011

Finalmente l´Unione Europea ha deciso di proibire definitivamente l´utilizzo del bisfenolo A nella produzione dei biberon. Questo rappresenta l´esito di anni di battaglie da parte di consumatori e ambientalisti contro l’uso di questa sostanza.

Il bisfenolo A è infatti da tempo usato per la produzione di plastiche tra cui il policarbonato, materiale di cui sono costituiti la maggior parte dei biberon, ma anche in molte altre applicazioni come vernici usate all’interno di lattine e altri imballaggi per la conservazione di prodotti alimentari, bevande e prodotti farmaceutici. Per questi usi, non è ancora previsto un bando totale della presenza del bisfenolo-A, ammesso fino a una dose giornaliera di 0,05 milligrammi per ogni kilogrammo di peso corporeo sia negli adulti che nei neonati. Dopo un’analisi condotta insieme al WWf nel 2005 che dimostrava la presenza di bisfenolo-A nel sangue di donne in gravidanza e nel cordone ombelicale, Greenpeace di recente ha rinvenuto BPA in campioni di sogliola pescati nel Santuario dei Cetacei.
«La decisione dell’Unione europea di proibire la produzione di biberon contenenti BPA dal prossimo marzo – sostiene Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace – è una vittoria per i nostri bambini in primiss. Attendiamo a questo punto che dal primo giugno venga vietata la commercializzazione e l’importazione dei biberon in policarbonato».
Nel 1996, il BPA è stato classificato dalla Commissione europea come una sostanza con preoccupanti effetti sulla salute umana. Numerose ricerche hanno dimostrato che il bisfenolo-A è una sostanza capace di interferire con il normale funzionamento del sistema ormonale. Recenti studi hanno poi messo in evidenza un potenziale impatto di questa sostanza sul sistema nervoso centrale e su quello immunitario, collegandola anche a una maggior frequenza del tumore della mammella.
«Sostanze così pericolose non dovrebbero essere utilizzate nemmeno nei prodotti destinati agli adulti. Ogni giorno siamo esposti a un cocktail di composti chimici da cui non possiamo difenderci – conclude Polidori – se non con un’attenta e assoluta prevenzione nel loro utilizzo».