I bambini nati prematuri

I bambini nati prematuri

Bambini prematuri: hanno bisogno di attenzioni particolari durante i primi mesi di vita.

Il parto prematuro è sempre un evento traumatico, che arriva all´improvviso per cause diverse prima della 37° settimana di gestazione, quando ancora il corredino non è pronto, il nome non è stato deciso e mamma e papà sono ormai rilassati e convinti che la gravidanza seguirà il proprio corso normale.
Ma ecco che, invece, il piccolo ha fatto il primo colpo di testa della sua vita decidendo di nascere a tutti i costi in anticipo sulla data del parto e questa sua impazienza gli è costata un soggiorno più o meno lungo nel reparto prematuri dell´ospedale dove un´incubatrice lo ha protetto e cresciuto ma, contemporaneamente, lo ha anche tenuto lontano dall´abbraccio dei suoi genitori.

A CASA!

Dopo aver contato i minuti che ancora separavano dal ritorno a casa del piccolo il gran giorno è finalmente arrivato e, fra ansie e felicità, il neonato fa il suo ingresso trionfale in famiglia.
La prima cosa da fare è tener conto che i prematuri, rispetto agli altri piccini, possono essere un po´ più fragili e delicati, più esposti a virus e batteri.
Di conseguenza è bene cercare di arginare la massa di parenti e amici desiderosi di incontrare di persona il nuovo arrivato, finalmente non più mostrato solo attraverso un vetro. Naturalmente non bisogna neppure esagerare e proteggere troppo il bambino. Limitatevi solo a diluire nel tempo i visitatori evitando al piccolo affollamenti, rumore eccessivo e passaggi da una persona all´altra. Tutte situazioni stressanti e potenziali veicolo di infezioni. I prematuri, per poter crescere bene e recuperare peso necessitano, più degli altri bambini, di sonno, tranquillità e orari ben cadenzati.

COCCOLE E CONTATTO FISICO

Una delle cose che più affligge i genitori dei neonati prematuri, durante la loro permanenza in incubatrice, è l´impossibilità di poterli coccolare, cullare e consolare ogni qual volta se ne senta il desiderio. Mamme e papà si rendono ben conto di quanto questa mancanza di contatto fisico possa mancare al proprio bambino e, non di rado, vivono questo distacco con un senso di colpa.
Fortunatamente a questa iniziale e forzata assenza si può rimediare benissimo.
Un suggerimento importante è quello di mettere in atto ogni giorno una vera e propria “terapia di contatto”, tenendo il piccino attaccato al proprio corpo, meglio ancora se a contatto con la pelle. Nel frattempo accarezzatelo con movimenti lenti e tranquilli e parlategli con dolcezza.
Se il bambino non è allattato al seno tenetelo comunque a contatto con la pelle quando gli date il biberon e guardatelo negli occhi, ricambiando il suo sguardo.

I bambini nati prematuri

SE PIANGE

I piccoli prematuri dormono molto, dalle 15 alle 22 ore, svegliandosi solo per mangiare, ma passano spesso rapidamente dal sonno al pianto.
E´ normale che inizialmente il neonato abbia un pianto flebile e un po´ debole ma non allarmatevi perchè, via via che passa il tempo, anche lui urlerà a pieni polmoni.
Ricordate che nei primi mesi di vita il pianto è sempre una richiesta di aiuto e mai un capriccio. Quindi non abbiate paura di viziarlo in eccesso perchè piccolino ma cercate di capire il motivo del pianto: fame, sete, caldo, freddo o un leggero malessere. L´esperienza vi porterà in breve tempo a decodificare con esattezza questi messaggi.
In ogni caso, se nella culla non si calma, cullatelo voi dolcemente, passeggiando e guardandolo negli occhi. Fategli magari un rilassante bagnetto caldo e, soprattutto, non fatevi prendere dal nervosismo e non scuotetelo per nessuna ragione. I prematuri sono ancora più fragili degli altri neonati e potrebbero andare incontro a gravi danni cerebrali.

A SPASSO

La tentazione dei genitori dei bambini prematuri è spesso quella di iperproteggerli. Se è vero, come è già stato detto in precedenza, che si tratta di piccoli che necessitano di qualche attenzione in più rispetto agli altri neonati, è anche vero che possono e devono vivere una vita del tutto normale, preferibilmente trascorrendone una buona parte all´aria aperta, in un ambiente nuovo e ricco di stimoli. Giardini, campagna e luoghi tranquilli lontano dal traffico e dal rumore sono ovviamente da preferire.
Non esagerate a coprire il bambino trasformandolo in un piccolo marziano anche quando la temperatura non è eccessivamente rigida e, appena il tempo lo consente, lasciatelo sgambettare liberamente nella carrozzina.
Un ultimo consiglio: non lasciatevi affliggere da chi vi chiede quanto tempo ha il vostro bambino per poi aggiungere “ma come è piccolo!”. I prematuri sono ovviamente un po´ più piccini degli altri, ma recuperano in fretta e godono comunque di ottima salute.